Tre anni in Sicilia senza Sebastiano Tusa

Giovedì 10 marzo 2022 si celebra nell’Isola la “Giornata dei Beni culturali siciliani”, dedicata alla memoria di Sebastiano Tusa: grande archeologo e docente, autorevole assessore regionale dei Beni culturali. Ambasciatore della cultura nel mondo. Sebastiano Tusa è tragicamente scomparso tre anni fa, nel disastro aereo avvenuto in Etiopia il 10 marzo del 2019. In occasione della ricorrenza, voluta dal presidente della Regione Nello Musumeci, i parchi archeologici regionali, i musei, le gallerie, le biblioteche della Regione Siciliana saranno aperti gratuitamente ai cittadini, previa prenotazione sulla piattaforma Youline e nel rispetto delle misure anti-Covid.
Numerose le iniziative in programma nei molteplici e straordinari luoghi della cultura siciliani. Benissimo tutto questo. Ma, diciamolo: se c’è una costante che attraversa la storia politica della Sicilia dai primi anni Ottanta ai giorni nostri, e ancora di più negli ultimi tre anni, è il pervicace, ostinato tentativo di mettere fuori combattimento il sistema istituzionale della tutela dei beni culturali e del paesaggio. Dunque, se veramente si volesse rispettare la memoria e l’impegno di Sebastiano Tusa, bisognerebbe cambiare rotta, decisamente. Troppe ambiguità e contraddizioni, troppe “perversioni” connotano le politiche di gestione del nostro patrimonio culturale e ambientale. E’ insopportabile il fatto che la politica siciliana consideri la cultura soprattutto uno dei tanti strumenti del potere. Della cultura, dei nostri beni storici, artistici e paesaggistici bisognerebbe farne, invece, un meraviglioso spazio, un infinito tempo di bellezza e di libertà.
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